Il futuro dell’energia in Italia passa dalle rinnovabili. Nei prossimi anni è prevista una crescita del 40% per questo settore. In prima fila ci sono l’eolico, il fotovoltaico e il biogas. Ed anche le aziende italiane si stanno organizzando

Le energie rinnovabili rappresentano una speranza, ma soprattutto una necessità per il futuro. Infatti, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia entro il 2016 la produzione globale di elettricità da fonti verdi supererà quella derivante da gas e dal nucleare.

Gli ultimi dati vedono l’Italia posizionarsi al quinto posto per gli investimenti nelle rinnovabili dietro Cina, Usa, Germania e Giappone nonostante la crisi. Il nostro paese, nel 2012, ha investito 14,1 miliardi di dollari, una cifra in calo ma che non ci esclude dalle prime posizioni nella classifica mondiale.

Anche per quanto riguarda la potenza prodotta con le rinnovabili, l’Italia è quinta con 29 GW preceduta da Cina, Usa, Germania e Spagna. Tuttavia, se abbiamo delle posizioni di primo piano negli investimenti e nella potenza installata, non possiamo affermare lo stesso in campo industriale.

A dominare il mercato infatti, sono le aziende straniere. Quelle cinesi, leader dei pannelli fotovoltaici, poi quelle degli Usa, seguiti dalle tedesche e dalle danesi, regine nell’eolico. In ogni caso il quadro, secondo l’ultimo rapporto statistico del Gse (Gestore dei servizi energetici), è chiaro: a fine 2012 gli impianti alimentati da fonti rinnovabili rappresentavano circa il 37% della potenza complessiva in Italia e il 31% della produzione lorda totale. La potenza installata nel 2012 ha raggiunto i 47.345 MW, 5.946 MW in più rispetto al 2011. A livello di impianti quelli alimentati in Italia con fonti rinnovabili a fine 2012 sono 484.587 contro i 335.151 del 2011.

Oltre all’aumento di potenza i numeri del Gse parlano di 1/3 di energia elettrica consumata proveniente da fonti rinnovabili e di 200.000 posti di lavoro garantiti da questo settore. A parità di investimenti e nonostante la crisi, precisa il Gestore dei Servizi Energetici, le rinnovabili offrono più lavoro rispetto ad altri settori energetici.

Tutto questo però, è destinato a cambiare in seguito al calo degli incentivi. Per mantenere il settore attivo e produttivo si potrebbero usare meglio i finanziamenti europei per fare in modo di diminuire la dipendenza dall’estero in campo energetico ed incrementare il nostro sviluppo sostenibile, non solo in Italia ma in tutto il pianeta.

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